SERIE B - CROTONE, COSA VA e COSA NON VA, "difesa da rivedere, subito ok Benali"

21.08.2018 19:20

Crotone si interroga dopo il piccolo campanello d'allarme dopo il ko contro il Rende. Gazzetta dello Sport analizza cosa va e cosa non va nella squadra di Stroppa:

Sei vittorie, zero sconfitte e zero gol subiti. Questo il bilancio del Crotone di Stroppa prima dell’amichevole contro il Rende. Diciamocela tutta: non è che in casa Crotone l’obiettivo era quello di mantenere inviolata la propria porta e di conseguenza l’imbattibilità magari anche in campionato. Sarebbe stato chiaramente impossibile e a fine gara Stroppa quasi ha ringraziato il Rende, che in un certo senso ha tirato un grosso pizzicotto alla sua squadra, facendola svegliare di soprassalto. La realtà attuale è quella vista domenica sera, con un Crotone lento e macchinoso, che ha sofferto da subito la freschezza e la velocità della formazione avversaria. Ma proviamo a capire dove stanno le gioie e soprattutto i dolori in casa Crotone.

COSA NON VA È senza dubbio la difesa il settore sotto i riflettori da parte di Stroppa. Un po’ perché è il reparto completato per ultimo e quindi avrà bisogno di più tempo per il perfezionamento. Qualche scricchiolio lo si era avvertito contro la Giana Erminio in Coppa Italia; nessun pericolo corso, invece, a Livorno la settimana dopo. Contro il Rende gli errori sono stati tanti e anche grossolani, macroscopici. «Per fortuna l’allarme è arrivato in questa partita amichevole», ha detto Stroppa a fine gara. In attacco, nonostante i tanti gol segnati, qualcosa però non funziona a dovere. Simy, per esempio, non può aspettare sempre il girone di ritorno per essere al top della forma e della concentrazione. Il calcio non attende nessuno, tanto meno lui che nelle due stagioni trascorse in A ha fatto vedere le cose migliori da febbraio in poi. Stroppa lo incoraggia, lo vede in crescita ma gli errori commessi a pochi metri dalla porta del Rende sono stati davvero clamorosi. Il Rende ha messo a nudo anche la collaudata (finora) arma di Stroppa, ovvero quel controllo palla fatto di tutta una serie di ragnatela di passaggi che spesso fanno andare in crisi gli avversari. È bastato un pressing alto e costante per mandare in crisi il sistema di Stroppa, che adesso sicuramente troverà le contromosse.

COSA VA Le note positive arrivano dal centrocampo, dove Benali è il punto di riferimento del gioco. Da lui partono tutte le manovre, che spesso poi trovano la verticalizzazione per arrivare con pochi passaggi nel cuore della difesa avversaria. Nalini sembra aver cominciato col piede giusto, a differenza delle altre stagioni. È un elemento che Stroppa vede bene in tutti i ruoli dell’attacco; ma è dall’assente Budimir che il tecnico si aspetta tanto. «Se è quello che conosco io, lo attendo ma che si dia da fare e anche in fretta», ha detto l’allenatore.

 

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