SERIE C - Reggina, hai un mini torneo da vincere. Anzi due..

22.02.2019 11:02

 

 

Di Valerio Romito – Calma e gesso: le ultime due prestazioni in ordine di tempo, certamente deludenti sul piano del gioco e, quel che è peggio, in termini di punti in classifica, se da un lato hanno un po’ “rovinato” l’euforia contagiosa derivante dal nuovo corso societario, certamente non si può dire che abbiano scalfito la fiducia di un ambiente che comunque continua a guardare con ottimismo al prosieguo della stagione.

Adottando un ragionamento di tipo agnostico, scevro da condizionamenti “da tifoso”, era chiaro che pretendere da subito non diciamo una svolta, visto l’ottimo stato di salute della squadra degli ultimi mesi, ma quel salto di qualità che si conciliasse maggiormente all’accresciuto tasso tecnico dell’organico e, dunque, al nuovo obiettivo minimo stagionale, era probabilmente troppo pretenzioso, tenendo conto dei tanti fattori condizionanti, dal poco tempo a disposizione (paragonato ai tanti impegni ravvicinati) avuto dal nuovo tecnico, fino alla mancanza di ritmo partita di alcuni tra i più rappresentativi nuovi innesti, deficit che poteva essere mascherato magari per i primi 90 minuti, ma che inesorabilmente si è fatto pesare nel medio periodo. Se a ciò aggiungiamo la mancanza di quel pizzico di fortuna che probabilmente ha baciato gli amaranto ad inizio anno solare, ma che si è ritorto contro in qualche episodio decisivo, stavolta in negativo, che avrebbe comunque consentito di avere qualche punto in più a dispetto di prestazioni non esaltanti, il quadro generale non può che essere completo, pur nella consapevolezza che nel calcio con i se e con i ma ci si può fare il brodo.

Visto il passato, occhio al futuro prossimo: la Reggina si appresta a disputare le ultime dieci gare della stagione regolare (anzi nove, l’ultima sarà a tavolino), quattro in casa e cinque fuori, che possono ben essere considerate un mini campionato, e che oltretutto affronteremo con una situazione di classifica veritiera, visto che nel fine settimana arriverà la seconda (ed ultima, per fortuna) penalizzazione che andrà a delineare la posizione “di partenza” in graduatoria: ipotizzando la peggiore ipotesi possibile (-6) e non tenendo conto, per il momento, di eventuali sconti o restituzioni provenienti dai successivi gradi di giudizio, appare chiaro anche ad un profano del settore che gli amaranto, per soddisfare i chiari propositi ampiamente manifestati da una società che già in queste ore ha provveduto a richiamare un po’ tutti ad una maggiore concentrazione, saranno obbligati ad un rendimento praticamente da promozione diretta se vorranno avvalersi della possibilità non solo di accedere ai play off, obiettivo tutt’altro che proibitivo anche con la penalità sul groppone, ma di farlo nella migliore posizione possibile.

Successivamente, comunque vada, se ci sarà, salvo cataclismi (e toccando ferro sin d’ora) la possibilità di disputare l’appendice “nobile” di stagione, pur nelle difficoltà imposte da un non ideale piazzamento in griglia, avremo comunque il destino nelle nostre mani, tenendo ben presente che l’andamento della stagione, la riforma dei campionati e possibili terremoti che potrebbero investire qualche club della sere cadetta, possono offrire, tra promozioni allargate e ipotetici ripescaggi, opportunità forse non ripetibili nelle stagioni venture.

Prepariamoci dunque a vivere queste settimane di passione, che prevedono già da domenica un avvio da brivido contro l’imbattibile (fino ad oggi) Juve Stabia, che paradossalmente può fornire i giusti stimoli per partire, magari, con il piede giusto. Ed i conti, d’altronde, si tirano sempre alla fine.

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