SERIE C, "Di Piazza rompe il tabù e il Catanzaro ha un'arma in più"

24.11.2020 14:24

 

"Di Piazza rompe il tabù e il Catanzaro ha un'arma in più", scrive Gazzetta dello Sport nelle pagine regionali.

"Matteo Di Piazza ha infranto un tabù. Segnando alla Cavese, il centravanti ha finalmente firmato il suo primo gol al Ceravolo con la maglia del Catanzaro. Ci aveva provato in tutti i modi da gennaio in poi, c’è riuscito soltanto domenica, da subentrato, al nono tentativo, playoff e Coppa compresi. L’ha fatto con una rete delle sue: scatto in profondità su suggerimento di Evan’s, diagonale preciso nell’angolo basso alla destra del portiere avversario. In velocità e di prima intenzione. Come prima volta in casa, dopo i tre sigilli piazzati in trasferta fra il torneo precedente e quello in corso, non c’è male. Anche perché il timbro del parziale raddoppio, che in quel momento sembrava poter chiudere la gara, si è rivelato decisivo nel 2-1 finale. Bello e importante. Il gol realizzato domenica alla Cavese ha ricordato altre azioni del 32enne siciliano. Contro il Foggia, per esempio, poco più di un mese fa, la punta giallorossa aveva avuto un’occasione quasi identica: posizione leggermente defilata sulla sinistra, stop di petto, tracciante col destro in diagonale fermato dal montante. Stavolta niente si è messo in mezzo. Il tecnico Calabro sa di poter fare affidamento anche su di lui. Magari da inizio partita. Finora Di Piazza è stata l’alternativa a Di Massimo, che ha altre caratteristiche ed è più propenso a muoversi fra le linee. Ma a Bari, domenica, la rotazione potrebbe essere rovesciata o annullata: i due possono pure giocare insieme, formerebbero la coppia offensiva rapidissima. Da titolare Di Piazza è stato schierato solo in due occasioni, all’esordio di Potenza (era oltretutto già infortunato) e con il Foggia. Poi solo spezzoni da mezzora al massimo. In tutto appena 204’.

Nonostante non avesse mai segnato in casa, l’attaccante non ha esultato. Nessuna esplosione di gioia come ad Avellino, ma una soddisfazione dimessa fra gli abbracci dei compagni. Se la reazione al gol è l’indice di un malessere perché al momento è partito soprattutto dalla panchina, o si tratta di un semplice e sommesso sospiro di sollievo per essersi lasciato alle spalle un lungo periodo di noie muscolari, non è dato sapere. Resta il dato oggettivo: nel calcio verticale di Calabro, Di Piazza può diventare sempre più letale. Auteri l’anno scorso lo sfiancava chiedendogli di aiutare la manovra. Il coach attuale vuole invece più profondità, cioè l’aspetto più adatto a esaltare le qualità di Di Piazza, che comunque non si è risparmiato, con la Cavese, nel lavoro di copertura. Quella del San Nicola può essere la sua partita. E il gusto di punire un allenatore con cui non si è mai preso può dare motivazioni aggiuntive", si legge nell'analisi del quotidiano sportivo.

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