SERIE A, "Bologna al minimo, Crotone è nebbia"

30.11.2020 10:24

"Bologna al minimo, Crotone è nebbia", scrive Gazzetta dello Sport che analizza il ko dei pitagorici al Dall'Ara.

"Dopo 431 giorni passati a prendersi le «colpe» anche delle buche nell’asfalto in centro-città, Lukasz ha riassaporato il gusto della «verginità» calcistica come in quel 25 settembre 2019. Al termine di una partita bruttoccia come uno scarabocchio, sudata e spiegazzata come una camicia pronta per il lavasecco, il più felice di tutti non era Roberto Soriano per il suo quinto gol ma era lui, Skorupski. Finalmente illibato e libero da quel conto alla rovescia che - in caso di gol - lo avrebbe fatto diventare portiere di una squadra da record negativo in Europa e in fatto di reti consecutive subite in serie A. E invece l’emorragia è stata bloccata a quota 41 gare di fila (il Bordeaux del 1960 resta in cima a 42): un po’ per merito suo (paratissima su Simy al 38’ p.t. e non solo) e un po’ di un Crotone che Stroppa ha indubbiamente organizzato e delineato senza però avere armi all’altezza, vuoi per le assenze vuoi per le presenze... assenti.

In tutto questo, è giusto dire che l’altra copertina va a Roberto Soriano, vero connettore di un Bologna annebbiato ma presente a se stesso, meno sciolto e bello ma più lì, sul pezzo, come del resto Sinisa Mihajlovic («Gli alibi adesso sono a zero») gli aveva urlato dopo l’uscita dalla Coppa Italia contro lo Spezia. Sinisa che per una volta ha visto i suoi reggere l’urto, non prendere gol e capitalizzarne uno come non succedeva dal 30 agosto 2019, giorno dell’ultimo 1-0 (alla Spal) prima di quello di ieri. L’interruttore di un match fangoso e di una vittoria guadagnata con attenzione profonda è stato appunto Soriano, uno che dentro ogni partita fa quattro ruoli: pulsa addosso al regista avversario, fa il trequartista, scende a travestirsi da interno corposo e si intromette spesso nell’area avversaria a creare il cosiddetto rimorchio da gol. Ieri, per esempio, lo ha fatto al tramonto del Lato A e dopo un cross da sinistra di Barrow che ha visto Cordaz parare la zuccata di Sansone e poi soccombere all’intervento di Soriano dopo una traversa colpita da Palacio. Situazione ingarbugliata ma decisiva, anche nel togliere fiducia a un Crotone che aveva dato segnali compattezza col suo uomo-su-uomo a tuttocampo.

Stroppa non aveva diversi uomini - Cigarini, Siligardi, Benali, Rispoli, Riviere e Djidji - ma il suo impianto ha spesso annodato la consueta scioltezza di gioco del Bologna. Anzi, ha addirittura sfiorato il pareggio (colpo di testa di Simy) e creato situazioni velenose (con Vulic soprattutto) sventate all’ultimo momento, segno evidente che l’impianto (col 3-5-2 poi passato al 4-1-4-1) ha saputo dare dignità a una squadra che sa stare in campo ma per ora non bene in classifica. Al tecnico del Crotone forse servirà più mercato che sentirsi sopra una panchina traballante: perché le direttive ci sono e di uomini (decisivi) ne servirebbero vista la terza partita di fila senza gol. Così come a Sinisa servirebbe un centravanti. Sinisa che al minuto 18’ aveva perso Orsolini (sospetto stiramento al bicipite femorale destro) e che al 25’ s.t. aveva scagliato a terra la coppola urlando per la rabbia: colpa del ciondolìo di Musa Barrow. Un fuoriprogramma. Un po’ come il clean sheet di Skorupski", si legge.

Per il quotidiano sportivo, Cordaz e Vulic i migliori tra le fila ospiti, 6,5.

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