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SERIE D GIRONE I - GELA-BARI NEL CAOS, "Porte chiuse e no a campo neutro. Terreno di gioco vandalizzato nella notte"

22.11.2018 13:01

Domenica in campo Gela-Bari, la gara è nuovamente a rischio porte chiuse. 

C’è amarezza e delusione nel Gela, a riportarlo il Quotidiano di Gela.

La rigidità della Lega nazionale dilettanti e della società del Bari ha creato malumore in città. Alla dirigenza ed ai tifosi viene negata la possibilità di vedere la partita in uno stadio fruibile ai tifosi. La famiglia Mendola le ha provate e le sta provando tutte. Ha chiesto di giocare al Dino Liotta di Licata, trovando un muro nel club pugliese. “Abbiamo problemi con il volo aereo di ritorno da Catania”, è stata la risposta secca. E’ stato proposto l’anticipo alle 14 o addirittura anche prima per consentire al bus di tornare all’aereoporto di Catania in tempo.

Niente da fare. La lega dilettanti, cui spetta l’ultima parola, è stata categorica. “Se non ci sono motivi di ordine pubblico il Gela deve giocare dove ha sempre giocato: al Presti a porte chiuse”. Senza una lettera del commissariato di polizia, della questura di Caltanissetta o del commissario straordinario a Roma, non è possibile cambiare campo di gioco. Muri su muri. Non c’è nessuna disponibilità. Una mortificazione, una umiliazione non solo verso la società ma anche verso la tifoseria, verso quel pubblico che voleva vedere per la prima volta il Gela quest’anno in una partita con cancelli aperti. Ed entro oggi bisogna chiedere la variazione.

Sui social i tifosi sono infuriati. E non solo quelli gelesi. Ci risulta anche quelli biancorossi sono arrabbiati. Volevano sobbarcarsi una lunga trasferta in Sicilia, così come hanno fatto a Marsala. Ci sono seri problemi di natura anche logistica. Sono quattro le tv accreditate, più Dazn ed una radio pugliese, oltre che decine di giornalisti. Dove sarà collocata la stampa?

Al club gelese stanno giungendo richieste di accredito ma anche di tifosi da tutte le città siciliane. La società biancazzurra sta tentando di trovare ancora oggi un accordo con Lega e Bari. C’è ancora un filo di speranza ed entro stasera sapremo se anche il big match della giornata si giocherà nel silenzio assordante dello stadio Presti oppure altrove.

 

E come se non bastasse, questa notte il terreno di gioco dello stadio Presti è stato oggetto di atti vandalici, sempre come riportato dai colleghi gelesi:

Atto vandalico la scorsa notte allo stadio Vincenzo Presti. Ignoti hanno danneggiato la linee perimetrali delle due aree di rigore. Un lavoro certosino, fatto da mani esperte con il chiaro obiettivo di rendere inutilizzabile il manto erboso dello stadio di via Niscemi, che domenica dovrebbe ospitare il big match con il Bari.

Sparite anche le bandierine. Sul posto c’è la polizia scientifica, che sta effettuando i rilievi di rito. Gli investigatori stanno cercando di capire intanto come abbiano fatto i vandali ad entrare nella struttura, anche se bisogna dire che fino a tarda ora lo stadio aperto perché ospita anche due campi di calcetto e chiunque potrebbe facilmente accedervi.

C’è il rischio che lo stadio venga chiuso perché difficilmente si riuscirà a ripristinare il manto erboso prima di domenica. Una situazione incresciosa che complica ancora di più la questione logistica di Gela-Bari e rischia di fare saltare anche gli ultimi tre allenamenti della squadra di Zeman al Presti. Un vero caos ed una tensione che sale sempre di più.

 

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