CASO CHIEVO - Oramai è barzelletta, Gaz.Sport: "Improcedibile-bis?"

13.09.2018 10:28

Sceneggiata relativa al caso Chievo. Non si può dire null'altro sulla quest9one che oramai è diventata una vera e propria barzelletta. Lasciamo parlare l'articolo di Gazzetta dello Sport, che spiega nei dettagli l'avvio del processo-bis sul caso plusvalenze che vede coinvolto il club veneto:

Improcedibile, ci risiamo? Il processo bis alle presunte plusvalenze fittizie tra Chievo e Cesena regala lo stesso imbarazzante colpo di scena che mandò all’aria il primo tentativo. Cambia solo il difetto formale eccepito dalla difesa del club veneto: il 17 luglio, fu la mancata audizione del presidente Campedelli (convocato solo per telefono, non con un atto ufficiale); ieri, una notifica del deferimento non del tutto corretta. Lo rivela, al termine dell’udienza davanti al Tribunale federale, l’avvocato del Chievo, Marco De Luca, che ha chiesto ai giudici di dichiarare nuovamente l’«improcedibilità». «Il deferimento non è firmato dal Procuratore federale – spiega il legale —. Questo è un punto fondamentale sul quale avremo le nostre ragioni in questo processo, altrimenti in sede di appello. Il deferimento è firmato da aggiunti, che non sono titolati secondo il codice di giustizia sportiva a firmare i deferimenti a meno che ci sia un caso di impedimento. Oggi ci hanno comunicato che l’impedimento c’è perché era in ferie: quindi Pecoraro non ha firmato l’atto perché era al mare?».

DELEGA In realtà, spiegano da via Campania, ci sarebbe una delega al vice Tornatore firmata dal procuratore, ma questo documento ieri non è stato prodotto, perciò non è escluso che il collegio possa optare per l’improcedibilità. La sentenza è attesa per oggi, solo a 24 ore dall’udienza, un altro indizio che difficilmente i giudici dovrebbero valutare il procedimento nel merito. In questo caso, la Procura farebbe ricorso in appello dove produrrebbe la delega. Ora, al netto del fatto che passeranno altri giorni e questa vicenda dura da mesi senza ancora aver prodotto una sanzione – circostanza denunciata dall’Entella –, c’è un precedente, per un caso simile, non proprio confortante per l’accusa: già nel processo per tentato illecito sportivo a Catanzaro e Avellino, infatti, la Procura produsse solo in 2° grado dei documenti chiave, ma la Corte d’appello li respinse e confermò i proscioglimenti.

NEL MERITO La Procura – che ha avviato questa indagine sulla scia delle inchieste giornalistiche di calciomercato.com e Striscia la notizia – ha confermato le richieste di luglio: 15 punti di penalizzazione al Chievo, 36 mesi inibizione a Campedelli. Del Cesena, fallito e privo di affiliazione, non c’è più traccia. La difesa dei veneti ha rimarcato di nuovo i presunti errori commessi dalla Procura nel valutare i cartellini dei giocatori, prendendoli da internet, e nel quantificare gli effetti degli scambi sui bilanci, dimenticando gli ammortamenti fiscali".

 

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